Mi permetto un inizio atipico ma penso quanto mai utile per chi volesse esplorare questa meraviglia a cavallo dell’equatore; quindi qualche consiglio spassionato per gestire al meglio la propria vacanza:
1. Conviene pagare in rupie, la moneta locale; l’euro è ben accetto ma per gli ingressi nei posti a pagamento, per i taxi e per le escursioni la spesa diventa molto più costosa per via del tasso di cambio applicato; come esempio l’ingresso alla riserva dell’Anse La Reunion a La Digue … prezzo 100 rupie trasformato in 10 Euro anziché negli effettivi 6 !!!
2. L’autobus, necessario a Praslin se non si noleggia l’auto o si usa il Taxi, costa 10 rupie.
3. In tutte le isole delle Seychelles il sabato pomeriggio ed i giorni festivi i negozi sono chiusi e gli autobus viaggiano in numero ridotto; nei giorni festivi difficile anche trovare taxi in servizio.
4. Ci sono principalmente due modi per fare le escursioni: il primo è quello classico organizzato dal tour operator o dal resort con durata generalmente intera giornata (pranzo incluso) con costo variabile dai 120 Euro in su; il secondo prevede l’uso dei taxi boat che, oltre a far risparmiare permette anche di dedicare il tempo che ognuno ritiene essere sufficiente per la propria escursione.
Se optate per questa soluzione un operatore che mi permetto di consigliare è Sagittarius Taxi Boat; per l’escursione a Curieuse abbiamo speso 30 euro a/r comprensivo anche del servizio di pickup dal porto di Baia St. Anne; il servizio è ottimo, Kevin e Francoise si possono contattare oltre che telefonicamente anche tramite mail o Facebook.
Detto questo, prima di procedere con il racconto del viaggio, un ringraziamento a Donatella di Riu Vacanze che come di consueto ci ha supportato e sopportato per soddisfare al meglio le nostre esigenze.
PRASLIN
Il New Emerald Cove si è rivelata la scelta migliore che potessimo fare riguardo l’hotel alle Seychelles; si tratta di un vero e proprio resort con poche camere disposte nel verde con davanti il mare ed alle spalle una rigogliosa foresta dalla quale, con un percorso di circa 30 minuti, è possibile anche accedere alla bellissima spiaggia Anse La Blague.
Il pregio principale del resort è senza dubbio quello di essere accessibile solo dal mare quindi garanzia di tranquillità assoluta in tutte le ore del giorno; allo stesso tempo questa può essere vista come l’unica nota negativa in quanto non c’è la possibilità di lasciare il resort se non tramite la barca/navetta gratuita messa a disposizione dalla struttura (disponibile più volte al giorno in andata e ritorno ad orari prefissati) che chiaramente provoca una limitazione alla libertà di spostamento …. limitazione però quanto mai ben accetta per tutto quello che il resort riesce ad offrire.
Da segnalare la cortesia e la disponibilità del personale, le receptionist, gli addetti al bar/ristorante e Katia, sempre presente e punto di riferimento costante durante tutto il nostro soggiorno nell’hotel.
Nella struttura vivono in libertà di 4 tartarughe giganti, unico caso al di fuori della riserva di Curieuse, di tartarughe libere da qualsiasi tipo di barriera.
La spiaggia, a disposizione dei soli ospiti dell’hotel, è spaziosa (in particolare durante la bassa marea) e molto spettacolare … durante la fase di bassa marea la sua laguna ricorda molto quella delle isole maldiviane; da non sottovalutare infine la presenza della barriera corallina, proprio davanti alla struttura, di facile accesso con buona quantità di pesci e, non di rado, di tartarughe.
In definitiva hotel sicuramente da consigliare sopratutto dopo aver visto, durante le nostre escursioni, le altre strutture ricettive di Praslin e La Digue.
Anse Lazio: spiaggia molto bella con vista spettacolare. Vale certamente la pena di fare una visita e passarci mezza giornata. Merita di essere considerata la più bella spiaggia di Praslin.
Valle de Mai: forse sarò “ignorante in materia” ma pur essendo considerato patrimonio mondiale dell’Unesco non mi sento di consigliarne la visita sia per il costo di 25 Euro, sicuramente spropositato per quanto offre il posto, ma sopratutto per la pochezza delle cose da vedere … tranne una foresta di palme e qualche “coco de mer”, null’altro da segnalare.
Cote d’Or: forse ci siamo stati ad un orario “sbagliato” … tanta confusione, vale una passeggiata e niente di più.
CURIEUSE
La visita all’isola di Curieuse è sicuramente da fare; fino agli anni 70 è stata un lebbrosario, oggi è invece rinomata per essere l’unica riserva dove vivono in libertà le tartarughe giganti e per la produzione, unico caso insieme a Praslin, dei “coco de mer”.
Tempo di percorrenza da Praslin meno di 10 minuti; Costo per l’accesso all’isola 200 rupie (circa 14 euro).
Per l’escursione si possono mettere in conto circa 30/40 minuti da dedicare alle tartarughe , che possono essere ammirate nelle varie età della loro fase di crescita; infatti da una parte, in apposite zone protette e chiuse, le piccole tartarughe vengono tenute fino all’età di 10 anni, mentre quelle adulte si possono vedere libere di muoversi tra i turisti all’interno della riserva.
Altri 30/40 minuti bisogna metterli in preventivo per il percorso, attraverso una bella foresta di mangrovie ricca di granchi, che porta dalla riserva naturalistica alla Baia di St. Jose dove si trova la cosiddetta “Casa del Dottore” che aveva in cura i malati di lebbra, oggi visitabile ma principalmente adibita ad ufficio informazioni, e la spiaggia dove poter chiudere la giornata con un bagno rinfrescante.
Se decidete di fare escursione non organizzata sappiate che sull’isola non ci sono luoghi di ristoro quindi, se si pensa di restare a mangiare, è necessario portare il pranzo a sacco.
LA DIGUE
Rispetto a Praslin, questa isola è molto più piccola di dimensioni per cui è possibile visitarla utilizzando la bicicletta come unico mezzo di trasporto; detto ciò, la prima cosa da fare quando si sbarca al porto (zona La Passe) è quella di noleggiare una bicicletta al costo, per l’intera giornata, di 150 Rupie (10 Euro); ogni bicicletta è dotata di un accessorio fondamentale per semplificare la giornata ossia un cestello nel quale appoggiare comodamente zaini e borse.
Per la visita abbiamo privilegiato la costa ovest in quanto più facie da affrontare per ciclisti occasionali come noi (andare verso la parte est dove avremmo voluto visitare Grand Anse significava dover affrontare saliscendi più impegnativi e maggiori difficoltà per arrivarci); ci siamo quindi diretti verso Anse La Reunion trampolino di lancio verso la spiaggia più bella delle Seychelles, Anse Source d’Argent dove, per accedere, si deve pagare un biglietto di ingresso di 100 rupie (spese bene) pedalando tra piantagioni di vaniglia e tartarughe confinate però in zone chiuse e protette; il posto è a dir poco fantastico, spiaggie bianche che luccicano al sole, mare turchese che accarezza la costa e rocce di granito e vegetazione a fare da cornice: una meraviglia!!!
Il consiglio è quello di fare questa come prima tappa della visita a La Digue, ossia cercare di godersi questa bellissima spiaggia la mattina presto quando ancora l’orda di turisti non arriva a riempirla all’inverosimile; noi ci eravamo portati il necessario per fare snorkeling ma ad essere sinceri, nonostante le indicazioni lette sui vari siti, non c’è una vera e propria barriera e la quantità e varietà di pesci vista è estremamente limitata.
Lasciata la spiaggia e ripreso le biciclette ci siamo diretti ad esplorare l’isola nella parte più interna fino a che le salite ci hanno consigliato di ritornare verso la costa in direzione Anse Severe; qui una meritata sosta per pranzare e fare un bagno, poi l’ultima parte del percorso pedalando su quella che ritengo essere la parte più spettacolare e suggestiva dell’isola, il tratto tra Anse Severe e Anse Banane … un tour in bici da non perdere durante il quale è possibile godersi la splendida vista sulle isole circostanti.
Questo ed altro (quello che non abbiamo visto e sul quale non possiamo dare giudizi e consigli) sono le Seychelles … una meraviglia da non perdere !!!