Maldive – la magia dell’Oceano Indiano

I casi della vita ti portano a riconsiderare cose che prima non avresti mai pensato di prendere in esame; si, proprio così, avevo sempre immaginato una vacanza alle Maldive come una noia mortale, 10 giorni o giù di lì di monotonia su un’isola sotto il sole cocente ed ogni tanto fare un bagno.

Tartaruga – Digghiri
Anemone di mare – Filitheyo
Manta – Gangehi

E invece no, le Maldive sono tutt’altra cosa, ti trovi catapultato in un’altra dimensione dove si respirano pace e tranquillità immersi nel verde di un’isola mozzafiato, reef con pesci spettacolari di mille tipi e di tutti i colori, pesci napoleone, balestra, anemoni di mare, carangidi, murene, razze, squali grigi e pinna nera, mante, razze, aquile di mare e se si è fortunati, anche tartarughe con cui nuotare e condividere le acque cristalline della laguna e della barriera corallina; riguardo ai coralli, purtroppo le correnti del Nino ne hanno bruciato la maggior parte anche se in alcuni casi abbiamo potuto ammirarne alcuni di una bellezza incredibile.
La verità è che il tempo non basta mai per tutto quello che si vorrebbe fare ed è così che, ad oggi, sono stato alle Maldive in posti diversi per 4 volte e la speranza è quella di poter dire che ce ne saranno delle altre.
Per arrivare a destinazione, in base alla distanza tra Malè e l’isola prescelta, ho avuto modo di optare sia per il trasferimento in barca veloce che quello in idrovolante … due esperienze entrambe bellissime ma quella in idrovolante è unica e sicuramente da non perdere … la vista dall’alto sugli atolli che si sorvolano è bellissima, l’unica pecca è che fa un pò caldo e i due ventilatori posti all’interno dell’abitacolo non danno alcun sollievo, o quasi!
Una volta arrivati, dopo l’immancabile brindisi di benvenuto con cocktail al cocco, ci si rende conto che in questo paradiso ci si può dimenticare di scarpe e ciabatte e si possono trascorrere i giorni di permanenza stando sempre a piedi nudi: in spiaggia (la sabbia è corallina, sempre umida e non scotta mai), al ristorante ed al bar (anche lì, nella maggior parte dei resort, il pavimento è di sabbia): un immenso senso di libertà, semplicemente fantastico.
Oltre al relax si può conoscere qualcosa in più sulla vita degli indigeni facendo una escursione sulle isole abitate dai maldiviani, le cosiddette “isole dei pescatori” (in tutti i resort in cui vi doveste recare questa è una escursione sicuramente prevista e da fare almeno una volta): le Maldive sono costituite da 1200 isole delle quali 200 sono abitate, più di 100 sono resort e le altre deserte; la classificazione avviene secondo questi parametri, se l’isola ha 0 palme è definita “lingua di sabbia”, se ha da 1 a 6 palme è definita “isola deserta” oltre 7 palme l’isola può essere abitata.
Lo stato assegna ad ogni famiglia un certo numero di palme come fonte per la loro sussistenza; infatti tutta l’economia si basa, oltre che sulla pesca e sul turismo, anche sulla lavorazione delle palme.
In queste isole cresce quello che è definito “l’albero del pane”, famoso per la sua caratteristica di produrre frutti commestibili di buone dimensioni, i quali, previa cottura, acquisiscono l’odore e il sapore tipici del pane fresco o delle patate cotte; tale albero arriva a produrre oltre 200 frutti a stagione.
L’aspettativa di vita del maldiviano è molto bassa, la mancanza di presidi sanitari sulle isole comporta un indice di mortalità ad età tendenzialmente giovane; la forma della lapide riconduce al sesso della persona sepolta, se uomo la lapide è a cuspide mentre se donna è arrotondata.

MAAYAFUSHI (2013)
Situato nell’atollo di Ari Nord, è stata la mia prima avventura alle Maldive e forse per questo non riesco a trovare alcun difetto in questa esperienza. L’isola è molto bella e ben gestita con una animazione decisamente coinvolgente. Il reef copre circa metà della circonferenza dell’isola con un’estensione che permette di fare snorkeling per un periodo di tempo più che abbondante. La tipologia di fauna presente è veramente varia sia in qualità che in quantità con particolare riferimento a squali e razze.
Da non perdere l’escursione di snorkeling notturna che prevede l’uscita in barca al di fuori della barriera corallina, il bagno nelle acque buie dell’oceano indiano (entrare in acqua al buio fa un po’ paura), la visione del plancton che si illumina e poi il bagno tra gli squali e le razze durante la “pastura” che viene organizzata davanti al pontile dell’isola.
Riguardo la cucina il buffet è sempre molto ricco e vario e di buona qualità.

DIGGHIRI (2015)
Situato nell’atollo di Felidhoo è un’isola decisamente più spartana di Maayafushi ma con più di metà dell’isola coperta da un reef facilmente raggiungibile a nuoto e con una quantità infinita di pesci tra i quali squali grigi, pinna nera e pinna bianca, tartarughe, aquile di mare, murene, etc..
Molto bella la lingua di sabbia e lo spettacolo canoro, e non, offerto in particolare nelle ore del tramonto dalle tante volpi volanti, uccelli simili ai pipistrelli, che affollano l’isola.

GANGEHI (2016)
Situato nell’atollo di Ari Nord, è un’isola piccola con un mare stupendo ed una lingua di sabbia che parte dall’isola e si addentra nel mare fino quasi a sembrare infinita; con la marea viene ricoperta di notte e riemerge durante il giorno: molto suggestiva soprattutto al tramonto.
Il reef si estende per quasi tutta l’estensione dell’isola ed è particolarmente ricco di pesci; oltre agli immancabili pesci pagliaccio, tante murene, aquile di mare, razze, squali, etc..
Da non perdere l’escursione al giardino delle mante, nuotare con questi pesci accanto è veramente un’esperienza meravigliosa.
Un particolare riconoscimento agli chef Matteo e Bogdan, presenti sull’isola al momento della nostra visita, grazie ai quali abbiamo potuto gustare un buffet di alto livello sia in qualità che in quantità.

FILITHEYO (2017)
Situato nell’atollo di Faafu presenta un reef vicinissimo e facilmente raggiungibile dalla spiaggia, circonda ben 3/4 dell’isola lasciando scoperto il solo lato est dove lo snorkeling è sconsigliato per via delle correnti; visti coralli colorati anche vicino la superficie ma soprattutto una grandissima varietà di pesci: tanti ed emozionanti gli incontri con squali pinna nera, tartarughe, murene, trigoni e bellissimi anemoni!!!
Il resort è a gestione internazionale, noi i soli italiani. Tutta l’isola è vivibile a piedi nudi. Buona la ristorazione, tante pietanze ben cucinate, area buffet ampia e ben organizzata con le sue quattro aree a tema.

Maayafushi

Digghiri

Volpi volanti – Digghiri

Gangehi

Filitheyo

Filitheyo

Filitheyo

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