Forse quando si parla di Torino non ci si ricorda che fino al 1864 è stata la Capitale di’Italia e di quei tempi conserva ben intatti i suoi fasti nella meraviglia dei suoi palazzi e delle sue “regali” piazze … oggi forse si è ricominciato a dare lustro ed importanza a questa città che ti sorprende per quanto riesce ad offrire anche nel solo Centro Storico dove ci si può immergere nella storia passeggiando nel suo “salotto Reale”.
Questo il nostro itinerario nei due giorni e mezzo di visita alla città.
A poca distanza dalla monumetale stazione Porta Nuova ed a due passi dal fiume Po sorge il Castello del Valentino con il suo stile architettonico di gusto francese costituito da 4 torri che cingono l’edificio a forma di ferro di cavallo, oggi sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Incamminandosi verso Corso Cairoli, dove si erge la Statua in onore di Giuseppe Garibaldi, si costeggia il fiume Po fino ad incrociare la grande via Po che incrocia la maestosa Piazza Vittorio Veneto; da qui alzando lo sguardo verso la collina si può vedere la Basilica di Superga che purtroppo, per mancanza di tempo, per queta volta non abbiamo potuto visitare (questa sarà la scusa buona per ritornare a Torino).
Da Piazza Vittorio Veneto seguendo Via Po ci incamminiamo verso il monumento simbolo della città, la Mole Antonelliana che con i suoi 167 metri di altezza ha il primato di essere la più alta struttura in muratura dell’intera Europa; ad oggi, oltre a permettere una vista invidiabile sulla città (quando non c’è foschia come purtroppo è capitato a noi), è sede del Museo Nazionale del Cinema.
Tornati su via Po in qualche minuto si raggiunge Piazza Castello, il cuore della città ricco di momumenti, palazzi d’epoca, gallerie, colonnati e storici negozi e caffè (fra tutti il famoso Baratti&Milano, sito nella bella galleria Subalpina, dove acquistare i famosi gianduiotti e cremini).
Da Piazza Castello partono le tre principali direttrici della città, la già citata Via Po che come detto sfocia in Piazza Vittorio Veneto, Via Roma che arriva nella Piazza san carlo e Via Garibaldi, via pedonale, che vede la sua fine in Piazza Statuto.
In Piazza Castello si possono ammirare:
1. Palazzo Madama, posto prorio al centro della piazza e vero compendio di quasi duemila anni di storia cittadina.
2. Teatro Regio e Palazzo degli Archivi.
3. Palazzo Reale, per due secoli residenza Sabauda che comprende i Giardini Reali, laBiblioteca Reale e l’Armeria Reale.
4. Chiesa di San Lorenzo, un vero capolavoro barocco nonostante la poco appariscente facciata che rispetto al progetto iniziale non è stata eseguita per restare uniforme agli edifici civili della piazza; nella chiesa è esposta una copia della Sacra Sindone.
Prendendo via Garibaldi e svoltando subito su Via XX Settembre arriviamo al Duomo di Torino, il luogo dove è conservata nella omonima Cappella, la Sacra Sindone. Nei momenti di visita in prossimità della Cappella della Sindone ho avuto il piacere di parlare con un addetto al controllo il quale, oltre ad avermi “erudito” e dato informazioni varie mi ha fatto capire, se mai ce ne fosse stato bisogno, che in quel momento avevo di fronte a me, seppur coperta e rigidamente chiusa e custodita secondo i criteri necessari alla sua giusta conservazione, il reperto principe, se così posso permettermi di definirlo, della storia Religiosa e non. La Sacra Sindone è stata dichiarata degna di venerazione perchè ci parla della passione di Cristo e riproduce in modo reale i traumi, le lesioni, le ferite inflitte al suo corpo, così come narrano i Vangeli.
Da qui ci dirigiamo in Via Milano per raggiungere la Chiesa di San Domenico, la chiesa più antica della città dove da non perdere sono la Cappella delle Grazie ma sopratutto la Cappella del Rosario che ospita il famoso capolavoro del Guercino.
Torniamo indietro, attraversiamo le Mura Palatine e ci dirigiamo verso il Santuario della Consolata nei cui pressi si trova il famoso Caffè Al Bicerin dove i soli 6 tavoli a disposizione costingono i turisti ad una lunga coda per assaggiare l’orignale Bicerin bevanda composta da Cioccolata, crema di latte e caffè (ci abbiamo provato due volte e due volte abbiamo desistito causa coda).
Tornati su Via Garibaldi e riaffacciatici su Piazza Castello, prendiamo quindi la “terza direttrice” ossia Via Roma, la via più nota e più frequentata da turisti e torinesi, completamente restaurata durante il periodo Fascista ed una delle poche vie al mondo interamente dedicata ai negozi tant’è che la maggior parte dei portoni di accesso alle abitazioni ed agli uffici sono nelle vie laterali. Al termine di Via roma si giunge alla meravigliosa Piazza San Carlo, il “salotto di Torino”, senza dubbio la più bella piazza di Torino che si esalta per l’omogeneità della sua composizione globale dove spiccano l’antico Caffè San Carlo frequentato dai vari D’Azeglio, Cavour, Giolitti, Lamarmora etc. ed il Caffè Torino fequentato invece da De Gasperi ed Einaudi. Al centro della piazza la statua equestre dedicata ad Emanuele Filiberto di Savoia mentre al lato opposto rispetto a Piazza castello è delimitata dalle chiese di Santa Cristina e San Carlo.
A pochi passi da piazza San Carlo ecco il Museo Egizio, il più importante museo egizio al mondo dopo quello di Al Cairo in virtù degli olte 8000 oggetti che vi sono contenuti tra cui la Statua della dea Iside, del Faraone Ramses II e della dea Sekhmet.
Uscendo dal Museo si arriva su Via Principe Amedeo e da qui, in Piazza Carlo Aberto, si può ammirare Palazzo Carignano sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano; infine si arriva in Piazza Carlo Emanuele II con bei giardini al centro e circondata da antichi palazzi nobiliari.
Il nostro itinerario turistico-culturale finisce qui ma non finisce la recensione senza qualche idea sulla cucina ed i locali di Torino.
Iniziamo dall’unica piola provata; la piola a Torino indica un tipico locale con cucina della tradizione gastronomica piemontese e torinese, quella che da altre parti si chiama osteria dove il cibo è buono e si spende poco.
Noi siamo stati da Chez Rinoò, in via san Francesco da Paola tra Piazza Carlo Emanuele II e via Po; locale decisamente piccolo, a meno dei tavoli all’aperto non usufruibili visto il freddo, con tavolini improponibili … un tipico tavolino rotondo da bar per 4 persone è decisamente inaccettabile !!! Sul mangiare, primi e secondi buoni mentre i dolci lasciano un po’ a desiderare … da segnalare la proprietaria, scorbutica al punto da pensare che sia tutto preparato e faccia parte del personaggio creato ad arte.
In zona San Salvario ci sono molti locali che offrono dagli apericena fino a pasti decisamente costosi. Qui segnalo:
la Creperie Adonis, proprietario gentilissimo, vasta varietà di crepes sia nella versione salata che dolce … tutte quelle assaggiate veramente molto buone, prezzo nella norma … sicuramente da consigliare.
Scannabue, locale molto ricercato e contestualmente molto costoso … ottimo il brasato ed il baccalà, niente di eccezionale per i miei gusti i famosi agnolotti di plin con ripieno alle tre carni (maiale, vitello e coniglio) e conditi con il burro; onestamente per come me ne avevano parlato pensavo meglio.
Su via Po nelle immediate vicinanze di Piazza Castello Bistrot Turin, locale carino con buoni antipasti di montagna e riguardo i primi da promuovere gli gnocchi alla crema di castelmagno e noci mentre da bocciare i tagliolini con i carciofi.
Non provati ma consigliati Le tre galline e L’acino … qui si dice che si va sul sicuro con prezzi però elevati.