Trattoria Tullio – Intervista a Niccolò e Recensione


A chi piace la cucina, a chi piace mangiare e bere e si trova di fronte uno chef o un ristoratore che ha fatto del proprio lavoro una missione, portata avanti con professionalità, impegno e dedizione, allora il tempo passato a tavola diventa un momento speciale da gustare ed assaporare come i piatti che ti vengono presentati.
Oggi incontro Niccolò proprietario di uno dei ristoranti più noti di Roma, il Ristorante “Tullio” in via San Nicola da Tolentino 26.
Ho avuto il piacere di incontrare Niccolò in numerose occasioni qui al suo Ristorante e quello che mi ha colpito fin dalla prima volta è stata la professionalità e la passione che mette nel suo lavoro, nel modo di interagire con i clienti, amichevolmente ma sempre con la massima discrezione, e nella gestione del rapporto con il personale … e se anche il giorno del mio compleanno sono qui un motivo ci sarà, altrimenti sarei un pazzo!!!

Io a sinistra, Niccolò a destra

E, visto che ci sono, perché no, decido di intervistarlo per conoscere i segreti del successo della sua attività.
Domanda: Niccolò, come nasce ed a cosa devi questa tua passione?
Risposta: Diciamo un po’ per caso; essendo una attività creata da mio nonno mi sono sempre trovato nel corso della mia adolescenza ed infanzia a passare del tempo qui e da subito ho capito che nella vita non avrei potuto fare altro. Non appena finita la scuola mi sono tuffato a piedi pari in questa avventura.
D: Niccolò, come sta evolvendo e dove sta andando la ristorazione in Italia?
R: Diciamo che oggi in cucina ognuno è convinto di inventarsi qualcosa, ogni tanto escono fuori risultati straordinari ma spesso purtroppo ci si trova davanti a risultati dubbi o inconcludenti. Io, come mi è stato insegnato, faccio della semplicità la mia bandiera e penso che ogni tanto degli aggiustamenti siano d’obbligo, ma questo trend che stiamo vivendo in questi ultimi anni dove tanti pretendono di stravolgere la cucina tante volte non lo capisco.
D: Niccolò, quali sono state le più grandi difficoltà incontrate e come le hai affrontate e superate?
R: Questo è un mondo duro dove tutti sono pronti a giudicare; la difficoltà più grande è cercare di mantenere il ristorante sempre sullo stesso livello di qualità e soprattutto di professionalità. Tutti i giorni è una guerra ma poi arriva la sera e la gente ti fa i complimenti ed elogia il tuo lavoro … a quel punto passa tutto e puoi andare a letto contento.
D: Niccolò, cosa ti sentiresti di consigliare a chi vuole intraprendere in Italia una attività di ristorazione o comunque legata al questo mondo?
R: Gli direi di pensarci molto bene, questo è un lavoro che ti da tanto ma soprattutto ti chiede tanto; se è caparbio ed ha passione allora andrà lontano altrimenti è meglio lasciar perdere.
D: Niccolò, se tornassi indietro con l’esperienza di adesso, cosa faresti in modo differente e cosa invece faresti allo stesso modo?
R: Penso rifarei esattamente tutto allo stesso modo; quello che sono oggi lo devo alle esperienze fatte, errori compresi, che mi hanno aiutato a crescere.
D: Niccolò, secondo la tua esperienza, quali sono le caratteristiche che deve avere un imprenditore in Italia per avere successo?
R: Purtroppo in Italia questa figura viene sempre più penalizzata, penso però che in Italia come nel mondo ci voglia coraggio e caparbietà a perseguire ciò in cui si crede.

Grazie Niccolò, alla prossima.

Il locale
Posizione centrale al piano terra di un antico palazzo al n.26 di Via Nicola da Tolentino nel cuore di Roma a pochi passi da Piazza Barberini e da Via Veneto; luminoso ma non abbagliante diviso in tre sale intramezzate dai locali cucina, dal banco pesce ed antipasti e dalla reception/cassa. Tavoli adeguatamente spaziati tra di loro apparecchiati con tovaglie che riprendono il colore delle tende e delle pareti. Tocco di classe il logo del ristorante su piatti e bicchieri.
Non di radio capita di trovarsi accanto personaggi famosi in quanto il locale è storicamente frequentato da politici, personaggi pubblici e dello spettacolo sia Italiani che Internazionali.

La cucina
La composizione dei piatti è curata restando nell’ambito della tradizione senza gli eccessi della attuale cucina moderna … in altre parole la concretezza che ci vuole a tavola.
Gli antipasti tipici della tradizione Italiana che spaziano dalla mozzarella rigorosamente di bufala accompagnata da prosciutto crudo di primissima qualità; i carciofi alla romana ed i funghi porcini; i fritti di pesce e le verdure di stagione.
Tra i primi il gradino più alto del podio è sicuramente occupato dai Tagliolini al Tartufo (presente nel menu solo nella stagione del tartufo fresco) la cui bontà, legata alla sua delicatezza, fa impallidire il resto del menu. Piatto assoluto !!!
Tra i secondi risalta la Bistecca alla Fiorentina, carne Danese frollata, massaggiata e curata alla perfezione, fregiata da una cottura mirabile secondo il desiderata del cliente ed accompagnata da patate nella configurazione preferita, al forno o fritte.
Da segnalare e sicuramente da consigliare anche l’Abbacchio Scottadito e tutta la disponibilità di Pesce la cui freschezza è garantita da arrivi giornalieri.
Per finire bene il Millefoglie della premiata ditta Cavalletti.

La cantina
Vini: una lista consolidata con una selezione di etichette delle migliori case Italiane e Straniere. Birre: da segnalare la disponibilità della 32 (via dei birrai), una delle migliori Birre Artigianali Italiane.

Il servizio
Personale di ruolo che permette alla sala di funzionare con la necessaria fluidità dedicando la giusta attenzione al cliente con una modalità cortese ed informale.

Tagliolini al Tartufo
La Fiorentina prima …
… la Fiorentina dopo
Abbacchio scottadito

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